Il regime dei titoli abilitativi necessari per eseguire interventi sugli immobili è contenuto a livello nazionale nel Dpr 380/2001 “Testo Unico Edilizia” che raccoglie anche le norme in tema di Sportello Unico dell’edilizia, titoli abilitativi edilizi, agibilità degli edifici, sanzioni amministrative e penali e la normativa tecnica per le costruzioni (sismica, barriere architettoniche, cemento armato, ecc.).
Tale regime ha subito nel corso degli anni notevoli modifiche ed attualmente può essere così sintetizzato:
- attività edilizia libera
- comunicazione di inizio lavori (CIL)
- comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA)
- segnalazione certificata di inizio attività (SCIA)
- denuncia di inizio attività (DIA) alternativa al permesso di costruire
- permesso di costruire.
Poiché l’edilizia rientra nel governo del territorio, materia di legislazione concorrente Stato-Regioni, queste ultime, possono disciplinare autonomamente l’attività edilizia ed i titoli abilitativi, nel rispetto dei principi fondamentali e delle indicazioni del Testo Unico.
La maggior parte delle Regioni a statuto ordinario ha una propria normativa basata in linea generale sulle indicazioni del Testo Unico, fatte salve talune modifiche e specificazioni nell’ambito dei poteri loro demandati dal legislatore nazionale.
Le regioni a statuto speciale, invece, considerata la maggiore autonomia legislativa, conservano in alcuni casi la concessione edilizia e presentano sistemi normativi particolari. La Sicilia, ad esempio, non ha mai recepito il TUE ma solo alcune norme ed istituti particolari. L’Ance ha predisposto un dossier che intende fornire una visione unitaria ed agevole dei regimi abilitativi vigenti in ciascuna regione, con l’indicazione delle relative peculiarità che caratterizzano le normative regionali sul tema.
In allegato il dossier Ance “Titoli abilitativi edilizi: quadro normativo regionale”
Allegati
File | Dimensione del file |
---|---|
|
855 KB |