Come noto, il Decreto Legge 11/2023 in materia di cessione dei crediti fiscali derivanti da bonus edilizi, pubblicato in GU il 16 febbraio 2023 ed entrato in vigore il 17 febbraio 2023, sta seguendo l’iter di conversione in Legge e la settimana scorsa ha ottenuto l’approvazione in prima lettura dalla Camera. Il testo approvato presenta numerosi correttivi rispetto a quello oggi in vigore e pertanto, si riportano alcune delle modifiche approvate e volute dall’ANCE.
Tra le novità fiscali d’interesse approvate, in accoglimento delle richieste dell’ANCE, si segnala l’esclusione dal divieto di sconto in fattura e cessione del credito per gli interventi in edilizia libera (in presenza di specifiche condizioni ossia per quelli iniziati prima del 17 febbraio 2023 o se non ancora iniziati, al 17 febbraio 2023 è necessario aver stipulato un accordo vincolante tra le parti ), per quelli eseguiti nelle zone interessate da eventi sismici, per i lavori eseguiti dagli IACP e per gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche al 75% (la cui scadenza è prevista al 31 dicembre 2025).
E’ stato dato l’OK allo sblocco di sconto in fattura/cessione del credito anche per l’acquisto di immobili ristrutturati e box con il bonus 50% per il recupero edilizio e con il Sismabonus acquisti, a condizione che al 16 febbraio 2023 risulti presentata la richiesta di titolo abilitativo per l’esecuzione dei lavori edilizi.
Come richiesto dall’ANCE, è stata accolta anche la proroga, dal 31 marzo al 30 settembre 2023, della possibilità di fruire del Superbonus al 110% per interventi agevolati su unifamiliari e unità indipendenti all’interno di edifici plurifamiliari, sempre a condizione che, al 30 settembre 2022, sia stato realizzato almeno il 30% dell’intervento complessivo.
L’operatività di tale novità è stata anticipata dal MEF nella nota n.51 del 30 marzo scorso, i cui contenuti sono stati comunicati in una specifica comunicazione Circolare 93/23 ANCEAV.
E’ stata riconosciuta ai fini del Superbonus, del Bonus barriere architettoniche al 75% e del Sismabonus (compreso, il Sismabonus acquisti), la facoltà di ripartire in 10 anni (anziché in 4/5 anni) i crediti d’imposta derivanti dalle comunicazioni di cessione o di sconto in fattura inviate all’Agenzia delle entrate entro il 31 marzo 2023 e non ancora utilizzati ed è stata prevista anche la facoltà di rateizzare in 10 anni il Superbonus a partire dalla dichiarazionedei redditi 2023.
Il Provvedimento è passato ora all’esame del Senato, che ha già votato la fiducia al governo; pertanto, si attende la definitiva conversione in legge e la pubblicazione in Gazzetta.